A21 a Ravenna

Il percorso

Il Documento Agenda 21 individua gli enti locali di tutto il mondo come strumenti essenziali di attivazione e realizzazione di una propria Agenda 21 Locale. Alle Amministrazioni Locali viene riconosciuto un ruolo decisivo nel favorire processi graduali di prevenzione e protezione in campo ambientale ritenendo che la consapevolezza sulla limitatezza delle risorse ambientali, da parte della società, degli amministratori, dei cittadini e del sistema imprenditoriale costituisca un elemento determinante per una prospettiva di sviluppo sostenibile e quindi rispettoso della persona e dell'ambiente (Art. 28).

Agenda 21 è uno strumento volontario che non prevede tappe obbligatorie pertanto può essere organizzato e sviluppato a seconda dei bisogni e delle necessità rilevate nei singoli contesti culturali e territoriali, tuttavia l'ICLEI (International Council for local Environmental Initiative) consiglia a gli enti locali di ispirarsi al modello classico, proposto dalla guida ICLEI.

Le attività di Agenda 21 locale del Comune di Ravenna si sono ispirate a tale  modello classico e si sono articolate in un percorso che è partito dall'attivazione del processo attraverso la costituzione di un Forum che coinvolge gli attori locali e l'attività di gruppi di lavoro tematici per arrivare alla proposta di azioni operative che costituiscono il Piano di Azione Locale.

Le fasi di lavoro prevedono: informazione e sensibilizzazione sulle principali tematiche relative alla sostenibilità in particolare attraverso analisi delle criticità, l'individuazione di obiettivi da raggiungere in un processo di miglioramento continuo che preveda la loro implementazione e il monitoraggio.

Il Piano di Azione Locale adottato, vero e proprio strumento di attuazione di Agenda 21 Locale che deve coniugare la capacità decisionale dell'Ente Locale e la formazione del consenso dei cittadini,  raccoglie quindi il punto di vista comune per quanto riguarda un modello di sostenibilità collettivo ed è soggetto a monitoraggi e verifiche periodiche sullo stato di attuazione dei singoli progetti o azioni.

L'attuazione dell'intero processo, per sua natura evolutivo ed integrato con altri progetti in corso, si svolge normalmente nell'arco del medio periodo (un anno circa), che può variare in base alle condizioni del contesto locale (risorse umane e finanziarie disponibili, grado di coinvolgimento degli attori locali, grado di organizzazione della struttura amministrativa).

A Ravenna, Comune e Provincia hanno deciso di attivarsi con un percorso di Agenda 21 Locale inizialmente in comune che ha previsto l'avvio ufficiale del Forum nella primavera del 2002.

L'intero processo di Agenda 21 Locale ha avuto inizio con un atto ufficiale delle due Giunte Comunale e Provinciale che hanno approvato i propri  intenti rivolti al perseguimento dell'equilibrio delle componenti economica, ambientale e sociale nello sviluppo del territorio ravennate.

Per quel che riguarda il Comune di Ravenna il processo parte con alcune attività già nel 2000:

Comunque sempre nello spirito di Agenda 21 Locale molte sono state le attività realizzate negli anni precedenti dal Comune:

E proprio in quest'ottica sono stati realizzati negli anni seguenti progetti di pianificazione partecipata del verde pubblico che hanno visto come attori protagonisti gli studenti di alcune scuole del territorio comunale.

Parallelamente all'avvio del processo di Agenda 21 Locale promosso come strumento di partecipazione dei cittadini alle scelte dell'Amministrazione Locale e come segnale di innovazione negli strumenti di nuova governance del territorio, il Comune di Ravenna ha attivato altri percorsi e processi per arricchire la propria 'cassetta degli attrezzi' verso la sostenibilità ambientale:

Requisito essenziale per la buon riuscita del progetto è l'ottenimento della Registrazione EMAS verso cui il Comune di Ravenna si sta indirizzando.

Pur ispirandosi quindi alla metodologia classica di lavoro proposta dai principali network internazionali come l'ICLEI (International Council for Local Environmental Iniziative) e la Campagna Europea Città Sostenibili, il Comune ha individuato un percorso sulla base della propria realtà territoriale, ovvero scegliendo di lavorare su tematiche avvertite come prioritarie, articolato in due fasi: FASE INTERNA e FASE ESTERNA.

LA FASE INTERNA ALL'ENTE


Ha coinvolto direttamente il Consiglio Comunale nell'adesione e avvio del Percorso di Agenda 21 Locale (Delibera del 20 Dicembre 2000) facendo seguire l'adesione alla Carta di Aalborg (Delibera del 2° Febbraio 2001) a al Coordinamento italiano delle Agende 21.

Ha previsto due incontri interni all'Amministrazione: il primo in Direzione Operativa per il coinvolgimento di tutti i Capi Area dell'Amministrazione Comunale per presentare e condividere filosofia e obiettivi dell'Agenda 21 Locale, individuare fasi e ipotesi d'intervento e valorizzare le iniziative esistenti integrandole nella logica di Agenda 21 Locale; il secondo indirizzato ai dirigenti.

Nel contempo è stata realizzata una ricognizione dei progetti esistenti, mediante apposite interviste ad Assessori e dirigenti, che già risultano coerenti con i processi di Agenda 21 (Agenda 21 inconscia) documento tra l'altro confluito nella documentazione di stesura del primo Bilancio Ambientale del Comune di Ravenna (2003) e del I Bilancio di Previsione (2005). Nel 2004 il Comune di Ravenna ha inoltre sottoscritto gli Aalborg Commitments partecipando al vertice di Aalborg.

Il processo di Agenda 21 all'interno dell'Amministrazione comunale si è indirizzato ad una attività di marcata intersettorialità tra i diversi Assessorati. Si sono sviluppate forme di collaborazione attiva tra Ambiente, Istruzione, Urbanistica,  e Lavori Pubblici, in particolare per quanto riguarda le attività legate alla Mobilità, alla Educazione Ambientale e alla definizione del Documento preliminare al PSC  (Piano Strategico Comunale).

Il Comune di Ravenna ha quindi previsto al suo interno alcune iniziative di supporto all'attività del Forum di Agenda 21 Locale e oltre agli incontri interni di informazione e formazione ha attivato una segreteria tecnica ed operativa per promuovere e coordinare le varie attività del processo previsto.

LA FASE ESTERNA


E' stata attivata nel 2001 con un Workshop EASW® di simulazione partecipata che ha coinvolto tutti i portatori di interesse: si è trattato di un primo momento di presentazione e conoscenza della metodologia di lavoro utilizzata in seguito come modalità di lavoro; è stata anche l'occasione per individuare criticità, priorità d'intervento e temi sensibili da approfondire nei workshop tematici.

L'inizio del Processo vero e proprio risale al primo incontro del Forum in seduta plenaria avvenuto il 18 maggio 2002 che ha permesso di coinvolgere i portatori d'interesse nell'articolazione delle diverse fasi di sviluppo del percorso classico:


I workshop tematici, svoltisi a partire dal maggio 2002 sino a febbraio 2005, hanno rappresentato la fase propositiva definendo, per ogni tema affrontato, gli obiettivi strategici per la sostenibilità dello sviluppo e le azioni da mettere in atto localmente per perseguirli. I risultati di questo momento hanno portato alla redazione del Piano di Azione di Agenda 21 Locale per il Comune di Ravenna.

Nell'anno scolastico 2004/2005 è stato avviato all'interno del Progetto Scuole Sostenibili un 'Corso di formazione teorico/pratico sui processi di Agenda 21 scuola e Sviluppo Sostenibile'. Il corso si proponeva di dare gli elementi per la formazione di un'Agenda 21 a scuola, fornendo agli insegnanti gli strumenti che consentano di capire come si può attuare e realizzare uno sviluppo sostenibile. Dopo una prima fase teorica, in accordo con gli insegnanti, è seguita una attività  di approfondimenti e applicazioni pratiche, attraverso l'utilizzo della metodologia della ricerca insieme, direttamente nelle rispettive scuole sulla tematica prescelta (rifiuti, risorse idriche, mobilità, educazione alimentare,..).

All'interno di questo progetto si è avviato così il percorso di Agenda 21 Junior che ha visto protagonisti i consiglieri della Consulta dei ragazzi e delle Ragazze del Comune di Ravenna.

Agenda 21 Junior ha prima previsto una fase di sensibilizzazione, durante la quale ai consiglieri  sono stati illustrati i temi dello sviluppo sostenibile (Presentazione di Agenda 21 e Sviluppo sostenibile 28/11/2005), quindi è stato chiesto loro di attivarsi per indagare le performance ambientali delle loro scuole e realizzare un'analisi ambientale semplificata. (Consulta dei Ragazzi e delle Ragazze del Comune di Ravenna il 14/12/2005).
L'indagine, ovviamente in forma semplificata, si è ispirata alle metodologie utilizzate nei sistemi di gestione ambientale (Emas e ISO 14001) per realizzare le Analisi Ambientali Iniziali.

I Consiglieri della Consulta scolastica hanno infatti realizzato interviste ai dirigenti scolastici, analizzato i consumi, effettuato alcuni sopralluoghi all'interno della propria scuola ed un sondaggio coinvolgendo tutti i compagni di scuola.

Con questa indagine, che ha coinvolto 29 scuole elementari e medie delle 46 presenti nel Comune di Ravenna, si è voluto analizzare alcune tra le problematiche ambientali più importanti correlate alle scuole elementari e medie del Comune di Ravenna.
Sulle base delle criticità principali più frequentemente segnalate dagli alunni della Consulta sono state poi individuate le 3 tematiche riguardo alle quali attivare degli specifici tavoli di lavoro in un Workshop che si è tenuto il 7 febbraio 2006. Tale workshop si è svolto per gruppi di lavoro, guidati da facilitatori, con l'obiettivo di individuare azioni/progetti, concreti e facilmente realizzabili, che garantiscano il miglioramento delle criticità ambientali rilevate. Le azioni dovranno essere rivolte sia alla scuola e al comune, sia agli studenti e alle famiglie.

I risultati ottenuti sono stati poi presentati alla Consulta dei Ragazzi e delle Ragazze del Comune di Ravenna il 24/03/2006
La fase terminale dell'Agenda 21 Junior ha poi previsto un ulteriore momento di lavoro per la Consulta dei ragazzi e delle ragazze, che suddivisi in gruppi tematici, hanno proposto, sperimentando le metodologie dei processi partecipativi, alcuni progetti (un Piano d'Azione) per migliorare la criticità rilevate dall'indagine ambientale.