CLEAR:
il primo progetto europeo di contabilità ambientale per gli
enti locali
di Ilaria Di Bella
Andare verso la sostenibilità significa fare
chiarezza: su come gestire lambiente e come promuovere partecipazione
e responsabilità. E ormai il momento di preparare una
cassetta degli attrezzi per chi ha il compito di operare
nel territorio.
A livello locale, infatti, nelle grandi città
come nei piccoli centri abitati, la questione ambientale è
un problema molto concreto: si tratta di controllo dellinquinamento
e di qualità del territorio, di politiche di protezione e
di opportunità strategiche, di disponibilità delle
risorse e della loro distribuzione sociale.
Quali sono oggi gli effetti ambientali delle politiche
territoriali? In altre parole, quanto costa lambiente, o meglio,
quanto sta già spendendo ogni singola collettività
per gestire questi problemi? E quanto dovrà, o dovrebbe spendere
in futuro? Alcune stime valutano che, se a livello nazionale il
costo dellambiente si aggira intorno al 2% del PIL, a livello
locale questo costo oscilla tra il 18 e il 22%. Problemi e costi
che non traspaiono nei conti pubblici, ancora formulati secondo
criteri puramente amministrativi.
Come dimostrare e valorizzare questa spesa nei confronti
dei cittadini e dello Stato?
Per andare verso la sostenibilità, gli amministratori pubblici
hanno bisogno di nuovi e semplici strumenti, idonei a rilevare,
contabilizzare, gestire e comunicare i costi e i benefici ambientali
di tutte le proprie azioni nel territorio. E da questa strumentazione
possono nascere progetti innovativi, confronti importanti, politiche
nuove.
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Cosè
CLEAR
E italiano il primo progetto europeo di contabilità
ambientale applicata agli enti locali. Si chiama CLEAR, ovvero City
and Local Environmental Accounting and Reporting (Progetto per la
contabilità e il report ambientali di città e comunità
locali), e prevede la realizzazione e l'approvazione di bilanci
verdi da parte di un campione significativo di comuni e province
del nostro Paese.
Diciotto enti locali si sono coordinati per mettere a punto un metodo
di lavoro comune. Gli ideatori, il capofila e i partner sono tutti
italiani, ad eccezione di Les Eco Maires, che rappresenta il punto
di raccordo tra questa esperienza e analoghi percorsi di altre nazioni.
Il progetto, che ha preso il via a ottobre 2001 e terminerà
a ottobre 2003, è stato approvato e cofinanziato al 50% dalla
Commissione europea nellambito del programma LIFE-AMBIENTE.
Il valore complessivo di CLEAR ammonta a 1.928.664 Euro, pari a circa
3 miliardi e 730 milioni di lire.
CLEAR in inglese significa chiaro, trasparente, pulito, e to
clear significa fare chiarezza.
CLEAR sviluppa il contenuto del primo disegno di legge di contabilità
ambientale della Pubblica amministrazione, presentato nel 97
dal senatore Fausto Giovanelli, sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari,
e approvato dal Senato della Repubblica nella passata legislatura.
Tale proposta di legge, che è stata ripresentata, ed è
ora allesame della commissione Ambiente di Palazzo Madama, raccoglie
le raccomandazioni contenute nel V Programma dazione dellUnione
europea in materia di ambiente, che sottolinea limportanza della
contabilità e dei bilanci ambientali per lo sviluppo sostenibile.
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Chi partecipa
a CLEAR
I protagonisti centrali di CLEAR sono 18 enti locali italiani:
essi sono di piccole, medie e grandi dimensioni, situati al nord,
al centro e al sud dellItalia, in territori molto diversi tra
loro.
Capofila è il comune di Ferrara. Partecipano i comuni di: Bergeggi,
Castelnovo ne Monti, Cavriago, Grosseto, Modena, Pavia, Ravenna,
Reggio Emilia, Rovigo, Salsomaggiore, Varese Ligure; e le province
di Bologna, Ferrara, Reggio Emilia, Modena, Napoli, Torino.
Queste 18 realtà rappresentano dunque un campione significativo,
anche grazie alla frequente accoppiata comune-provincia, che è
una delle variabili che il progetto esaminerà per la messa
a punto di politiche territoriali locali ad integrazione verticale.
Gli enti locali partner del progetto CLEAR sono allavanguardia
nelle azioni di monitoraggio ambientale e nella verifica della efficacia
/ efficienza delle relative politiche. Tutti hanno infatti già
adottato almeno uno strumento di gestione ambientale o sistemi di
contabilità ambientale per lorientamento dei decisori
politici. Oltre a redigere periodici Rapporti sullo Stato dellAmbiente,
hanno tutti adottato le procedure di Agenda 21 locale per lo sviluppo
sostenibile e sono membri del Coordinamento italiano A21L.
Altri partner del progetto sono: la Regione Emilia Romagna, che assicura
il coordinamento territoriale delle esperienze locali in vista di
una possibile estensione del Metodo CLEAR alla dimensione
regionale; e Les Eco Maires, che garantisce lapporto di analoghe
iniziative straniere, nonché la riproducibilità e la
diffusione oltre frontiera dei risultati.
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Dove conduce CLEAR
Il progetto è nato per migliorare la governance
locale in materia di ambiente, e fornire agli amministratori strumenti
pratici di supporto alle decisioni.
Dopo una fase di sperimentazione iniziale, i 18 enti locali che partecipano
a CLEAR approveranno ciascuno un proprio bilancio ambientale (fine
2002), contestualmente al bilancio economico-finanziario e agli altri
documenti di programmazione.
Il bilancio economico-finanziario di un ente locale è lo strumento
attraverso il quale lamministrazione assume, di fronte agli
elettori, alle forze politiche e agli organismi di controllo, la responsabilità
degli effetti economici delle proprie scelte di gestione.
In maniera del tutto analoga, il bilancio ambientale di un comune
o di una provincia registrerà le partite contabili relative
alle risorse e al patrimonio naturale dellente, e diventerà
quindi uno strumento di valutazione degli effetti ambientali di tutte
le politiche attuate dallente stesso.
La fase finale del progetto vedrà inoltre la messa a punto
del Metodo CLEAR, cioè le procedure, i modelli,
le migliori pratiche e le batterie di indicatori idonei a produrre
una concreta contabilità ambientale per un comune
o una provincia. Nascerà dunque una strumentazione, efficace
e collaudata, per riconoscere e integrare gli aspetti ambientali in
tutte le politiche di gestione del territorio.
Lelevato numero di enti locali partecipanti e la loro rappresentatività
(comuni di piccole, medie e grandi dimensioni, province tra le più
importanti dItalia per estensione e complessità del territorio
amministrato), nonché la presenza della Regione Emilia Romagna
come partner/osservatore sono la principale garanzia di poter facilmente
riprodurre e estendere il Metodo CLEAR ad altri comuni
e province, e in futuro anche alle regioni. La partecipazione di Les
Eco Maires facilita inoltre il confronto e la comunicazione con le
realtà extra-nazionali impegnate sullo stesso terreno.
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Cosa succede
con CLEAR
Il bilancio ambientale locale.
Si tratta di un documento che registra ciò che avviene allambiente
di un determinato comune in un anno, ad esempio quanti rifiuti sono
stati prodotti, quanta acqua è stata consumata, quanto suolo
è rimasto inedificato, se e come è aumentato o diminuito
il verde, il livello di inquinamento dellaria, quanta energia
è stata prodotta e consumata, quante risorse sono state sottratte
oppure rese disponibili.
Il bilancio ambientale locale non contiene solo dati numerici (fisici
e/o monetari), ma anche indicazioni circa i risultati ambientali delle
politiche attuate o da attuare da parte dellamministrazione
pubblica. Se per esempio un comune ha deciso di deliberare nuove concessioni
edilizie, il bilancio ambientale registrerà gli impatti ecologici
attesi (aumento della produzione di rifiuti, aumento dellenergia
prodotta e consumata, situazione del verde pubblico, situazione del
terreno incolto, ecc). Se una provincia ha deciso di costruire un
impianto di cogenerazione, il bilancio ambientale ne registrerà
i risultati ambientali (rifiuti smaltiti, energia prodotta, energia
impiegata, ecc).
Nel tempo, ci sarà un bilancio ambientale consuntivo, che conterrà
i risultati delle politiche attuate, e preventivo, che conterrà
le indicazioni e le analisi sulla pianificazione futura.
Dati e indicatori. Di dati sullo
stato dellambiente e sul rapporto tra economia ed ecologia
ne esistono molti, rilevati ed elaborati seguendo diversi modelli
e metodologie. CLEAR propone agli amministratori locali di scegliere
di comune accordo quelli più significativi e utili alle loro
esigenze specifiche e di adottarli come rilevatori della vivibilità
dellambiente urbano.
Per ottenere questo obiettivo CLEAR fa riferimento a una serie di
strumenti statistici validati e utilizzati a livello internazionale:
gli indicatori di pressione settoriale (che misurano la pressione
dellattività umana sullambiente in termini di
inquinamento e le politiche attuate in risposta); il SERIEE (Système
Européen de Rassemblement de lInformation Economique
sur lEnvironnement, un sistema di conti satellite specifici
rispetto al tradizionale bilancio economico-finanziario); lEPEA
(che fa parte del SERIEE e serve per valutare lefficacia e
lefficienza della spesa per la tutela dellambiente);
altri indicatori come lImpronta Ecologica.
Le fasi del lavoro. CLEAR si divide
in 3 fasi. Nella prima (ottobre 2001 - dicembre 2001) viene lanciato
e avviato il progetto e viene messa a punto la metodologia. Nella
seconda fase (anno 2002), ciascun comune e ciascuna provincia sperimentano
la realizzazione del bilancio ambientale: sondaggio dei soggetti
portatori di interesse, reperimento dei dati, esplicitazione delle
politiche, redazione e approvazione del bilancio. Nella terza fase
(gennaio - ottobre 2003) i partecipanti fanno il punto delle diverse
esperienze e delle conoscenze acquisite collettivamente e, sulla
base di tali conclusioni, viene messo a punto il Metodo CLEAR,
con i principi contabili, le procedure e le migliori pratiche.
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Cosa cè
di nuovo in CLEAR
Innovazione nel processo istituzionale.
CLEAR è un progetto innovativo perché innesta
la contabilità ambientale, e quindi linformazione organizzata
e sistematica sullo stato del territorio e delle risorse naturali,
nel processo istituzionale di gestione democratica.
Ciò significa che non ci si limiterà a redigere bilanci
ambientali, ma che le giunte e i consigli dovranno esaminarli, discuterli
e approvarli, con le medesime procedure del bilancio economico-finanziario.
Gli amministratori assumeranno, nei confronti dei loro elettori,
la responsabilità dei dati ecologici dello sviluppo, oltre
a quelli economici.
Innovazione nel processo decisionale.
Con CLEAR la contabilità ambientale esce dai laboratori
degli esperti ed entra nel vivo delle istituzioni. Gli amministratori
locali, infatti, lungo il processo di ricerca e confronto per la
costruzione dei dati, potranno raccogliere anche le esigenze e le
idee dei diversi portatori di interessi nel territorio.
Per questo CLEAR prevede la realizzazione di un modello flessibile
di bilancio ambientale, un bilancio su misura, che ogni
ente partendo da una base comune - potrà personalizzare
in relazione alle proprie specifiche esigenze di gestione.
Innovazione nella governance.
Lapprovazione, nella stessa sessione, del bilancio
economico e di quello verde consentirà nel tempo
un utile terreno di confronto per riconoscere e dichiarare gli effetti
ambientali delle politiche economiche e settoriali.
Ciò significa che gli atti di governo del territorio avranno
un naturale (e trasparente) retroterra di conoscenza dei valori
delle risorse ambientali, dunque potranno ottimizzare i conti rendendo
più eco-efficienti le politiche.
Così concepita, la contabilità ambientale potrà
divenire uno degli strumenti più efficaci allinterno
della cassetta degli attrezzi per una governance rinnovata.
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Come seguire CLEAR
Lattività di comunicazione è parte integrante
del progetto CLEAR.
E possibile seguire gli stati di avanzamento di CLEAR nel sito
www.clear-life.it. In esso vengono diffusi i materiali via via elaborati
dai partner e viene resa disponibile la documentazione esistente in
termini di risultati, contributi e migliori pratiche in materia di
contabilità ambientale.
Nel sito è attivo un forum sulla contabilità ambientale,
aperto in particolare ai più diretti interlocutori del progetto:
i comuni, le province dItalia. In questo modod sarà sempre
possibile mettersi in contatto con i partner di CLEAR.
E proprio per gli amministratori locali è nata questa Newsletter,
che ogni 4 mesi farà il punto della situazione complessiva
del progetto.
Verrà resa disponibile nel sito e inviata via e-mail a tutti
i comuni e le province italiane.
Nel 2003, il Metodo CLEAR verrà pubblicato in un
volume, che sarà messo a disposizione di tutti gli Enti locali
e parallelamente sarà realizzato un CD con la documentazione
completa del lavoro svolto.
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