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A Johannesburg la sessione che ha impegnato le Autorità locali,
Local Action moves the World (LAzione locale muove il Mondo,
ndr) è stata unoccasione di confronto fra le varie esperienze dei
processi di Agenda 21. Nei paragrafi dal 147 al 149 del Plant of Implementation
(Piano dAttuazione, ribattezzato anche Piano dAzione, ndr) il ruolo
delle Autorità locali è riconosciuto definitivamente e quindi
esce sicuramente rafforzato rispetto alla Conferenza di Rio, ma in modo ancora
insufficiente rispetto alle grandi potenzialità che soprattutto le città
possono esprimere nellapplicazione della sostenibilità.
Secondo la Banca Mondiale nel 2030 oltre il 60% della popolazione del pianeta
vivrà nelle città, quindi diventa sempre più importante
estendere e accelerare le azioni concrete che portino alla creazione di comunità
sostenibili, alla protezione delle risorse comuni come laria e lacqua,
al mantenimento della biodiversità e soprattutto contribuire al conseguimento
degli obiettivi del Millenium Development Goals .
I documenti The Johannesburg Call (presentato dallAssociazione
dei governi locali sudafricani e dalla città di Johannesburg) e Local
Government Declaration richiamano in maniera esplicita questo mandato
che tutti i governi locali hanno sottoscritto.
Agenda 21, così come definita a Rio, rimane il punto di riferimento,
il quadro, lespressione dei principi allinterno dei quali governi
nazionali, autorità locali e portatori di interesse si muovono. Inoltre
assume, per i governi locali, una caratteristica fondamentale che è quella
di essere innanzitutto un processo di governance, mirato a coinvolgere
le rappresentanze organizzate dei cittadini nei processi decisionali per lo
sviluppo del territorio.
Da Rio a oggi, inoltre, sono stati definiti molteplici strumenti applicativi
(le cosiddette cassette degli attrezzi) che i governi locali possono
utilizzare per rendere efficace ed efficiente la loro azione politica.
Contabilità ambientale, Sistemi di Gestione Ambientale, Bilancio sociale,
Acquisti verdi, Partnership, Valutazioni Ambientali Strategiche, Sistemi di
indicatori sono alcuni, e forse i più collaudati, strumenti gestionali.
Questi percorsi operativi si sono sviluppati indipendentemente dalle Agende
21 locali, anche se dimostrano tutti un elevato grado di integrazione al processo.
La loro genesi è sicuramente differente così come il loro grado
di standardizzazione. Alcuni di questi strumenti risultano però sufficientemente
sviluppati a livello teorico e vantano un buon grado di diffusione. È
il caso dei Sistemi di Gestione Ambientale (ISO 14000 ed EMAS) e dei Sistemi
di indicatori (ESEPI, Indicatori comuni UE ecc). Anche la Contabilità
ambientale inizia a essere oggetto di interesse, basti ricordare il progetto
italiano CLEAR-LIFE, che coinvolge 18 amministrazioni locali, ed ECOBUDGET,
progetto europeo LIFE dellICLEI.
La contabilità pubblica è ancora applicata in modo sperimentale
ed evidenzia la mancanza di una base teorica comune alle esperienze sviluppate,
a differenza di quanto accade nella contabilità ambientale dimpresa.
Gli Acquisti verdi e il Bilancio sociale, pur trovando ancora scarsa diffusione
applicativa, dovrebbero essere sviluppati e promossi in quanto possono rivelarsi
preziosi soprattutto nelle fasi avanzate di Agenda 21 (realizzazione e attuazione
del Piano dAzione, monitoraggio ecc.). Le Partnership e gli Accordi volontari
sono strumenti già integrati a tutte le fasi del processo di LA 21 a
cominciare dallavvio, momento di particolare importanza per le collaborazioni
e gli accordi tra soggetti della Pubblica Amministrazione. Ma diventano spesso
basilari nella realizzazione delle azioni del Piano dAzione nella totale
varietà di combinazioni (pubblico-pubblico, pubblico-privato, privato-privato).
Tutti questi percorsi hanno il vantaggio di essere applicabili come tali, integrati
fra loro e in stretta relazione con Agenda 21 locale. In questultimo caso
sono supporti operativi utili allimplementazione del processo (in particolare
Contabilità ambientale, Partnership e Sistemi di Gestione Ambientale),
allattuazione e al monitoraggio del Piano dAzione.
I Sistemi di Gestione Ambientale possono precedere lavvio dellAgenda
21 locale attestando limpegno ambientale dellente di fronte al Forum,
ma possono anche essere adottati in un secondo momento, a volte su stimolo dello
stesso Forum, come strumenti di riorganizzazione strutturale dellente
e del suo territorio, in funzione della realizzazione delle azioni identificate
nel Piano dAzione. Se i due processi riescono a svilupparsi contemporaneamente
si possono avere anche delle utilissime sinergie operative, come nel caso di
contemporanea realizzazione dellanalisi ambientale iniziale di EMAS e
della relazione sullo stato dellambiente.
Un rischio che si potrebbe correre è di utilizzare alcuni strumenti a
fini prevalentemente comunicativi e di marketing ambientale, perdendo parte
consistente dei vantaggi che potenzialmente presentano. Criticità comune
al Bilancio sociale, a quello ambientale, e agli Acquisti verdi è la
mancanza di metodi di lavoro standardizzati o di linee guida riconosciute con
la conseguenza di riempire contenitori apparentemente equivalenti con contenuti
molto diversi.
Ogni strumento analizzato presenta poi dei punti di debolezza propri, non accomunabili
a quelli degli altri. Lapplicazione dei sistemi di gestione ad esempio
nella fase di controllo non sempre ha un sistema di verifica soddisfacente rispetto
agli impegni assunti.
Un limite delle Partnership, laddove praticate, consiste nella difficoltà
di appianare i contrasti tra i vari stakeholder che si sono manifestati in precedenza
allattivazione dei percorsi di Agenda 21, con la conseguenza di limitare
le reali possibilità di coinvolgimento degli attori sociali e di utilizzare
il Forum di Agenda 21 come luogo di incontro e superamento delle tradizionali
divisioni.
Non esiste però uno strumento o un percorso più o
meno importante di un altro per lapplicazione della sostenibilità.
Tutti hanno una validità rispetto agli obiettivi che una comunità
decide di perseguire nel solco di quelli stabiliti a Rio e in gran parte riconfermati
al WSSD di Johannesburg. Ciò che sarebbe importante definire è
la qualità dei processi, cercando di individuare alcuni possibili criteri
di valutazione dei contenuti e dello sviluppo dei processi stessi.
In questo contesto la formazione e la diffusione delle buone pratiche sono capisaldi
importanti che possono consentire di aumentare, da un lato la consapevolezza,
dallaltro la professionalità degli operatori politici e tecnici.
Sicuramente in Europa questi nuovi strumenti trovano terreno fertile. Per sviluppare
il Sesto Programma quadro Margot Wallstrom annuncia i tre cardini su cui si
basano le politiche comunitarie: informazione, integrazione e implementazione.
In questo contesto diventa sempre più importante sviluppare sistemi come
la Contabilità ambientale che racchiudono tutte e tre i principi enunciati.