SCHEDA METODOLOGICA:
INDICATORE N° A.3
Mobilità Locale e Trasporto Passeggeri
Oggetto della Misurazione:
a) numero di spostamenti giornalieri e tempo impiegato pro capite per motivo
e per modo di trasporto utilizzato;
b) distanza totale media pro capite percorsa quotidianamente per tipo di spostamento
e per modo di trasporto
1. Definizione
Questo indicatore analizza e rappresenta la mobilità dei cittadini
che vivono allinterno dellarea di pertinenza dellautorità
locale. I diversi aspetti (e le relative unità di misura) che contribuiscono
alla definizione del modello generale di mobilità relativo a ciascun
cittadino includono:
numero di spostamenti compiuti in media quotidianamente da ciascun cittadino,
ove per spostamento si intende un viaggio con un punto di partenza
ed uno di arrivo (numero di spostamenti quotidiani pro capite);
motivo dei diversi spostamenti e loro regolarità, in modo da classificare
gli spostamenti come sistematici o non sistematici (1)
(% di viaggi sistematici rispetto a quella di non sistematici);
distanza media percorsa da ciascun cittadino nellarco di una giornata
(km pro capite);
tempo impiegato da ciascun cittadino per i suoi spostamenti (minuti impiegati
negli spostamenti);
modi di trasporto utilizzati per gli spostamenti e/o al variare delle distanze
associate a ciascun viaggio (% relative ai diversi modi di trasporto considerati).
2. Quesiti affrontati dallindicatore
3. Informazioni generali
Il modello di mobilità dei cittadini in ambito urbano è rilevante
sia dal punto di vista della qualità della vita dei diretti interessati
(tempo dedicato agli spostamenti, frequenza dei fenomeni di congestione, costi
ecc.), sia in termini di pressione ambientale esercitata dalla mobilità.
I dati che emergono da varie indagini condotte sulla mobilità urbana
evidenziano gli sviluppi verificatisi negli ultimi anni . (2)
E anche nota la stretta correlazione tra mobilità ed altre importanti
variabili allinterno di un contesto urbano, quali qualità dellaria,
emissioni di CO2, rumore, sicurezza stradale, occupazione del suolo, paesaggio
urbano. E auspicabile conseguire una progressiva riduzione della mobilità
motorizzata individuale e allo stesso tempo ottenere un aumento delluso
di forme di trasporto alternative.
Esistono politiche per il trasporto sostenibile e la mobilità di carattere
sia locale, che nazionale, che europeo.
Principi di sostenibilità inclusi: 1,3,4,5,6
4. Obiettivi
Seppur in assenza di obiettivi specifici, in Europa si riconosce la necessità
di ridurre la domanda di mobilità e in particolare di quella motorizzata
individuale. Si riconosce inoltre limportanza di favorire modi di trasporto
leggeri e alternativi (come il trasporto collettivo, o ove possibile,
la bicicletta), specialmente nel contesto urbano, anche con lobiettivo
di ridurre la dipendenza dallautomobile.
5. Unità di misura
Indicatore principale:
a) Spostamenti quotidiani totali (se possibile distinti fra sistematici e non
sistematici e comunque per modalità di trasporto), tempo medio impiegato
negli spostamenti.
Indicatore integrativo:
b) km quotidiani pro capite, % per modo di trasporto, % per motivo
6. Frequenza della misurazione
a) triennale
b) annuale
7. Metodologia di raccolta dei dati e fonti
In generale, si registra una carenza di dati sufficientemente omogenei ed aggiornati
per il calcolo degli indicatori selezionati in questa sede.
Rilevamenti più episodici ed eterogenei possono rinvenirsi nellambito
dei censimenti generali della popolazione (in Italia, ad esempio, lISTAT
[Istituto Nazionale di Statistica] rileva con frequenza decennale gli spostamenti
casa scuola e casa lavoro, rispetto al modo di trasporto ed al
tempo impiegato) o, ancora, nellambito di studi specifici intrapresi a
livello locale ai fini dello sviluppo di piani di settore (piani del traffico
e della mobilità urbana, piani dei trasporti pubblici, ecc.).
Risulta pertanto inevitabile limpiego di dati rilevati direttamente mediante
indagini su campioni statisticamente significativi della popolazione residente
nella città . (3)
I costi varieranno in funzione delle dimensioni del campione e della complessità
dei dati rilevati. Un sistema utile per ridurli, valorizzando al contempo lefficacia
comunicativa del sondaggio, può essere quello di collegare le attività
di raccolta delle informazioni (interviste ai i cittadini) ad una campagna locale
di promozione della Giornata senzauto, ovvero ad altre iniziative
mirate alla sensibilizzazione dellopinione pubblica (es. Mobility
wachting day).
Indicatore principale
c) Ai fini del calcolo del numero di spostamenti (per tipo, modo di trasporto,
tempo impiegato), è sufficiente impostare un semplice questionario. Il
sondaggio si svolge in termini di interviste (telefoniche, ove necessario) su
un campione statisticamente significativo di cittadini (cioè un campione
di cittadini selezionato secondo criteri di rappresentatività). Tale
sondaggio può chiaramente essere associato e gestito insieme a qualunque
altro lautorità locale intenda svolgere (ad esempio, quello relativo
allindicatore 1). Le domande da formulare sono le seguenti: numero degli
spostamenti effettuati nel corso della giornata, motivo di ogni spostamento,
modo di trasporto impiegato per ogni spostamento, stima del tempo impiegato
per ogni spostamento.
Il questionario potrebbe essere strutturato come segue:
Spostamento n° | Motivo(*) | Modo di Trasporto(**) | Tempo impiegato(min) |
1 |
|||
2 |
|||
N |
(*) Motivo dello spostamento: studio, lavoro, svago e ricreazione, relazioni
sociali, acquisti ed altre ragioni di carattere privato, viaggio di ritorno.
(**) Modo: a piedi, bicicletta, motociclo o ciclomotore, autovettura privata
(ove possibile, specificare se come passeggero o conducente), taxi, mezzo di
trasporto pubblico collettivo (bus, tram, metropolitana, ferrovia regionale);
modalità combinata park & ride (utilizzo di automezzo
privato e trasporto pubblico).
Solo a coloro che nella casella Modo di Trasporto rispondono autovettura
privata o combinato (automezzo privato e trasporto pubblico)
dovrebbe essere rivolta la seguente domanda, particolarmente utile per scopi
di carattere locale:
Spostamento n° | Parcheggio* | Numero di Passeggeri** | Ragione della Scelta*** |
1 | |||
2 | |||
N |
(*) Parcheggio: 1. parcheggio privato; 2. parcheggio pubblico (a pagamento);
3. parcheggio gratuito.
(**) Numero di passeggeri: durante lo spostamento, la macchina trasportava:
1. il solo conducente; 2. il conducente ed un passeggero; 3. il conducente e
più di un passeggero.
(***)Motivo della scelta(massimo due ragioni): 1. maggiore velocità;
maggiore comfort; 3. costi inferiori; 4. assenza di alternative (assenza di
trasporto pubblico accettabile); 5. condizioni climatiche avverse; 6. altro
(specificare).
Indicatore integrativo:
b) La seconda parte dellindicatore richiede un approccio metodologico
più complesso, in quanto una quantificazione delle percorrenze per mezzo
di semplici interviste risulta inattendibile. Lacquisizione dei dati può
quindi avvenire principalmente in due modi:
Tab 1. numero totale di spostamenti quotidiani (e %); Tab 2. Tempo medio quotidiano impiegato; Tab 3. km medi giornalieri pro capite |
a piedi | in bicicletta | in motociclo o ciclomotore | autovettura privata |
taxi | mezzi di trasporto collettivo | modalità combinata park & ride |
scuola |
|||||||
lavoro |
|||||||
ricreazione/relazioni sociali |
|||||||
acquisti |
|||||||
viaggio di ritorno |
Negli anni successivi, si possono anche riportare gli andamenti storici mediante
istogrammi definiti come segue:
9. Esempi di applicazioni simili
La distribuzione per tipologia di modo di trasporto (percentuale), è
ampiamente utilizzata nei Rapporti sullo stato dellambiente
(ad esempio: Bologna e Torino). Lindicatore b) è stato usato
dallAgenzia Europea per lAmbiente (in Environment in the
European Union at the turn of the century, 1999) come distribuzione
modale del trasporto passeggeri nella UE (medie UE) calcolato in termini
di miliardi di km percorsi dai passeggeri in macchina, aereo, treno, o autobus.
Tre sono i progetti europei che fanno uso di indicatori simili: ELTIS (European
Local Transportation Information Service, promosso dalla DG TREN (ex VII),
Direzione Generale per il Trasporto), TERM (Transport and Environment Reporting
Mechanism promosso dallAgenzia Europea per lAmbiente), ed Urban
Audit (promosso dalla DG Regio). Il primo si avvale di un indicatore dato
dalla percentuale di spostamenti dei passeggeri con auto privata, trasporto
pubblico, a piedi, in bicicletta, con mezzi a due ruote o altri modi di trasporto.
Il secondo utilizza il numero totale di passeggeri per modo di trasporto e
motivo, i chilometri passeggero per modo di trasporto e motivo pro
capite ed i chilometri passeggero per modo di trasporto e motivo sul
PIL. Urban Audit utilizza indicatori relativi alla porzione di viaggi casa
lavoro con i mezzi pubblici, alla quota di viaggi per motivi non riconducibili
al lavoro ed alla quota di viaggi casa lavoro.7
10. Questioni da affrontare/Sviluppi futuri
Sulla base dei risultati del sondaggio, potrebbe risultare utile effettuare
alcune ulteriori scelte in merito a particolari aspetti della mobilità
urbana da analizzare, adeguando la metodologia di conseguenza. Gli elementi
da chiarire riguardano essenzialmente:
a) Spostamenti: n° di spostamenti giornalieri pro capite. Occorre definire
se i) gli spostamenti debbano essere quantificati con riferimento ad una situazione
media annuale (stima soggettiva) o ad una determinata giornata; ii) se gli
spostamenti andata/ritorno debbano essere considerati unitariamente, o se
eventuali viaggi di ritorno debbano essere contabilizzati in maniera indipendente.
b) Motivi: % di spostamenti sistematici vs. % di spostamenti non sistematici.
Occorre definire se questo livello di disaggregazione sia soddisfacente, o
se non sia opportuno ricorrere ad un livello più dettagliato (es. spostamenti
sistematici: scuola, lavoro; spostamenti non sistematici: acquisti, accesso
a servizi, relazioni sociali, svago e divertimento, ecc.).
c) Ripartizione modale: % dei diversi modi di trasporto considerati. Occorre
definire: i) se la ripartizione percentuale debba riferirsi al numero di spostamenti
o ai km percorsi; ii) quali modi di trasporto debbano essere specificati:
es. a piedi, bicicletta, motocicli e ciclomotori, autovettura privata (possibilmente
specificando se come conducente o passeggero), taxi, mezzi di trasporto pubblico
collettivo (autobus, tram, metropolitana, ferrovia locale), modalità
combinata park & ride.
11. Parole chiave
Mobilità, trasporto passeggeri, modi di trasporto, automobile privata,
motocicletta, ciclomotore, mezzi di trasporto collettivo, bicicletta, a piedi.
(1) Sistematici si dicono
gli spostamenti quotidiani da/verso il lavoro o la scuola. Non sistematici
o asistematici sono quelli effettuati per tutte le altre ragioni,
come ad esempio per gli acquisti e per ragioni sociali o ricreative.
(2) Essi possono sintetizzarsi come
segue:
- gli spostamenti pro capite medi giornalieri presentano variazioni limitate
anche a distanza di diversi anni: in generale, il numero di spostamenti che
il cittadino compie nel corso della giornata non ha presentato variazioni significative
(chiaramente ciò vale rispetto allo stesso gruppo: studenti, lavoratori,
pensionati, ecc.);
- le distanze percorse per ogni spostamento presentano invece variazioni significative
nel corso degli ultimi anni e denotano una generale tendenza ad aumentare;
- significativi risultano inoltre i cambiamenti nella ripartizione modale: in
generale si riducono gli spostamenti ciclo pedonali ed aumentano gli
spostamenti su mezzi di trasporto motorizzati, in particolare su mezzi di trasporto
motorizzati individuali;
- i tempi legati ai singoli spostamenti cambiano soprattutto in funzione della
distanza percorsa; nondimeno, diversi autori sostengono che il tempo medio dedicato
agli spostamenti tende a restare costante. A fronte di tempi di percorrenza
invariati, è aumentata la velocità e, conseguentemente, la distanza
percorsa.
(3) Letà minima considerata
per la composizione del campione deve essere coerente con quella assunta come
massima per lindicatore B.6 Spostamento dei bambini casa scuola,
che in via preliminare viene determinata in relazione allobbligo scolastico
(orientativamente pari a 16 anni).