SCHEDA METODOLOGICA:
INDICATORE N° B 9
Uso Sostenibile del Territorio
Oggetto della Misurazione:
a) Superfici urbanizzate o artificializzate: superficie artificiale in percentuale
dellarea amministrativa totale.
b) Terreni abbandonati o contaminati: estensione delle aree abbandonate e dei
suoli contaminati(area, m2)
c) Intensità duso: numero di abitanti per Km2 dellarea classificata
come suolo urbanizzato.
d) Nuovo sviluppo: quote annue di nuova edificazione su aree vergini (greenfield)
e su suoli contaminati e abbandonati (brownfield rispetto allarea totale
in termini di proiezione al suolo), espresse in termini percentuali.
e) Ripristino del territorio urbano:
f) Aree protette: in percentuale del totale della superficie sotto la giurisdizione dellAmministrazione Locale
1. Definizioni
Questo indicatore si occupa di sviluppo sostenibile, ripristino e protezione
del territorio della municipalità .
Lespansione urbana tende ad aumentare la superficie urbanizzata a scapito
dei terreni vergini e delle aree verdi. Inoltre, le trasformazioni socioeconomiche
che hanno caratterizzato lultimo secolo hanno comportato, in molte città
europee, labbandono di aree edificate e contaminate.
Uso sostenibile del territorio significa un uso efficiente del territorio stesso
allinterno della città attraverso uno sviluppo urbano mirato, che
minimizzi loccupazione di aree agricole e naturali (greenfield) valorizzando,
con il recupero e la riqualificazione, le aree edificate.
Altre definizioni essenziali per il corretto uso dellindicatore:
Area amministrativa: area sotto il controllo dellAmministrazione
Locale (incluse le aree rurali; le aree metropolitane dovrebbero comprendere
tutto il territorio sotto lamministrazione comunale).
Area edificata/urbanizzata: è larea occupata da edifici,
anche in modo discontinuo, che, secondo il la classificazione del Corine Land
Cover, corrisponde alla classe di uso del suolo area modellata artificialmente
Territorio vergine (greenfield): territorio non coperto da superfici
artificiali, corrispondente a qualsiasi classe del Corine Land Cover eccetto
le superfici artificiali.
Edificio abbandonato: edificio non più utilizzato, il cui ripristino
e conversione devono essere considerati come somma dei m2 di ciascuno dei piani
coinvolti nel ripristino/conversione.
Area abbandonata (brownfield): una parte di area edificata/urbanizzata
(modellata artificialmente) non più utilizzata né a fini residenziali,
né per usi produttivi, né per servizi.
Area contaminata (brownfield): unarea interessata da livelli di
inquinamento del suolo o del sottosuolo tali da richiedere interventi di bonifica
a garanzia di un riutilizzo sicuro.
Area protetta: area la cui vegetazione ed il cui paesaggio sono sotto
specifica protezione per cui sono impedite sostanziali modifiche delluso
del suolo.
2. Quesiti affrontati dallindicatore
La municipalità è impegnata in una politica a favore di un uso
sostenibile del territorio, che preveda uno sviluppo mirato, un aumento dellefficienza
nelluso del territorio, la protezione del suolo non edificato e di rilievo
ecologico ed il recupero o il riutilizzo delle aree dismesse o contaminate?
3. Informazioni generali
Una città sostenibile migliora lefficienza nellutilizzo del
territorio allinterno della propria giurisdizione, protegge il territorio
non edificato di valore elevato, il valore della biodiversità e le aree
verdi dallo sviluppo, recupera e riutilizza le aree contaminate ed abbandonate
(brownfield). La maggior parte delle città ed autorità urbane
regionali portano avanti delle politiche mirate allaumento delle densità
urbane per mezzo dello sviluppo mirato. Esiste anche un vasto insieme di politiche
a tutti i livelli per la protezione di siti di valore agricolo, paesaggistico
ed ecologico capaci di sostenere la biodiversità, oltre a politiche Europee
per il ripristino di aree abbandonate e contaminate.
Per controllare luso sostenibile del territorio è opportuno ricorrere
ai dati prodotti, in modo confrontabile per tutti i paesi dellUnione,
dal Corine Land Cover (vedi box). Il primo indicatore è quello relativo
alle aree artificiali: esso fornisce informazioni sullampiezza dellarea
edificata in quanto superficie modellata artificialmente e la quota
percentuale che essa rappresenta rispetto a tutta larea di competenza
del comune. Il vantaggio di questo indicatore è la sua capacità
di registrare sia la protezione effettiva di siti ecologicamente delicati (Direttiva
Habitat) che il ripristino ed il riutilizzo di aree abbandonate: tutte le politiche
mirate a limtare lespansione della città verso aree agricole o
naturali consentiranno un utilizzo minore di aree che non ricadono nella categoria
delle superfici modellate artificialmente.
Ai fini della misurazione dellefficienza nellutilizzo del terreno
si prevede lutilizzo di un indicatore dellintensità duso.
Tale indicatore è definito come numero di abitanti per Km2 di area urbanizzata.
Il primo indicatore misura soltanto cambiamenti su vasta scala: un aumento o
riduzione di pochi ettari delle aree modellate artificialmente fa poca differenza
in termini percentuali. Né è possibile determinare la densità
o qualità dellarea edificata in base alla sua sola estensione.
Inoltre, lindicatore non registra iniziative per il recupero di aree o
edifici abbandonati o contaminati, finalizzate ad una loro riutilizzazione
ossia, non registra i casi in cui dei siti abbandonati siano riutilizzati per
nuovi alloggi o attività produttive, senza che cambi lestensione
dellarea modellata artificialmente. Se si vuole tenere traccia di tali
fenomeni, è opportuno inserire altri indicatori: uno è dato dalla
proporzione di nuovo edificato realizzato in aree vergini (greenfield) e di
quello invece realizzato in aree abbandonate o contaminate (brownfield).
Per comprendere meglio il significato delle attività di recupero urbano
e riutilizzo di edifici saranno utili alcune informazioni relative a: riconversione
di edifici abbandonati (somma dei m2 di superficie dei piani), recupero di aree
abbandonate finalizzata a nuovi usi urbani, spazi verdi urbani inclusi (area,
m2), bonifica di siti contaminati (m2).
Infine, è opportuno verificare la capacità dellAmministrazione
Locale di tutelare le aree di maggior valore ecologico attraverso la creazione
di aree protette, ossia attraverso strumenti legali o vincoli a garanzia della
protezione del territorio. In questo caso lindicatore appropriato è
lestensione delle aree protette espressa in termini % sul totale del territorio
di pertinenza dellAmministrazione Locale.
Il primo e il secondo indicatore registrano i fenomeni che si verificano su
larga scala (sia in termini spaziali che temporali), il terzo mostra se lo sviluppo
urbano è di tipo diffuso o compatto con una tendenza a limitare
lutilizzo del suolo nel secondo caso. Il quarto e il quinto indicatore
misurano la capacità della città di attivare processi di rigenerazione
ed evitare lo spreco di territorio. Lultimo misura la capacità
della città di tutelare la biodiversità e le aree di maggior valore
naturale e paesaggistico.
Box: Il monitoraggio delluso del suolo in Europa Per ciascuno dei livelli principali ci sono due sottolivelli: nella classe
3, ad esempio, (aree boscate e ambienti semi-naturali) si distinguono
le superfici boscate (3.1) dai cespuglieti e brughiere (3.2); tra le superfici
boscate si riconoscono i boschi di latifoglie (3.1.1) dai boschi di conifere
(3.1.2 ). |
Principi di sostenibilità inclusi: 1,3,5,6
4. Obiettivi
Laumento dellefficienza e della qualità degli ambienti urbani
dovrebbe avere una collocazione ben definita allinterno dellEuropean
Spatial Development Perspective (ESDP), che ha lobiettivo di collegare
aspetti fisici della sostenibilità con altre attività politiche
chiave, come la coesione sociale e la competizione economica allinterno
dellEuropa. Le autorità urbane regionali hanno svolto un ruolo
vitale nello sviluppo dellESDP, che oggi costituisce un quadro di riferimento
per gran parte dellattività di pianificazione interregionale nella
UE e tra UE e paesi confinanti.
Esistono, inoltre, degli accordi internazionali a tutela di siti rilevanti in
termini di biodiversità, (la Convenzione di Ramsar) oltre alla legislazione
europea impegnata in questa direzione (Direttiva sugli Habitat 92/43/CE). In
alcuni paesi sono presenti anche delle riserve locali naturali.
Anche i terreni contaminati sono soggetti a obiettivi di miglioramento. Nella
maggior parte dei paesi si sono definiti obiettivi mirati ad orientare le nuove
edificazioni verso siti abbandonati o contaminati (ad esempio il 60% dei nuovi
alloggi nel Regno Unito) ed a proteggere le aree verdi.
5. Unità di misura
a) superficie modellata artificialmente sul totale della superficie di pertinenza
dellunità amministrativa: %
b) estensione delle aree abbandonate (m2) e di quelle contaminate (m2)
c) Numero di abitanti per Km2 di area urbanizzata.
d) aree di recente costruzione su territori vergini e su suoli contaminati o
abbandonati: % (il totale deve ammontare al 100%, si devono considerare le sole
aree abbandonate proiezione al suolo: la ristrutturazione di 3 piani
di un edificio abbandonato equivale ad un solo piano).
e) Ripristino del territorio urbano:
f) aree protette sul totale del territorio sotto la giurisdizione dellamministrazione
locale: %
6. Frequenza delle misurazioni
a) Coincide con la frequenza di aggiornamento del database Corine Land Use.
b) Annuale
c) Coincide con la frequenza di aggiornamento del database Corine Land Use.
d) Annuale.
e) Annuale.
f) Annuale.
7. Metodologia di raccolta dei dati e fonti; metodo di calcolo
I dati sul territorio Urbanizzato provengono dal programma CORINE
per la UE (vedi box Corine Land Cover): molte amministrazioni territoriali ne
fanno comunque già uso nelle propie attività di pianificazione
territoriale.
I dati sullestensione totale delle aree edificate di recente e la quota
di aree vergini ed abbandonate o contaminate e quelli relativi alle aree protette
possono desumersi dai piani e programmi delle amministrazioni.
Il calcolo degli indicatori è facile, una volta note le rispettive estensioni
delle diverse classi duso del suolo e delle aree interessate da interventi
di riqualificazione e bonifica.
Il livello geografico considerato è larea sotto la giurisdizione
dellautorità locale.8. Forma del rapporto/Presentazione
a) Istogramma per ogni periodo per il quale sono disponibili i dati.
b) Istogrammi per ogni anno.
c) Istogramma per ogni periodo per il quale sono disponibili i dati.
d) Grafici a torta per ogni anno.
e) Istogrammi per ogni anno.
f) Istogrammi per ogni anno.9. Esempi di applicazioni simili
Il Bristol quality of Life report pubblica ogni anno la percentuale
di nuove abitazioni costruite in aree abbandonate o contaminate ,
così come la quantità totale di riserve naturali locali. Il Consiglio
comunale di Norwich pubblica lammontare della superficie occupata da un
anno allaltro, nonché la percentuale di tale superficie che coincide
con aree abbandonate o contaminate e la variazione di aree vergini
rispetto agli anni precedenti.10. Questioni da affrontare/Sviluppi futuri
Per quanto riguarda lefficienza delluso del suolo, è possibile considerare un maggior numero di indicatori al fine di valutare vari aspetti in maggior dettaglio. La città di Oslo, il JRC e la EEA hanno indicato una serie di altri indicatori che consentono una più approfondita analisi delle questioni di cui si discute, ma che attualmente paiono problematici per via di difficoltà nella fase di raccolta dei dati; essi possono comunque essere tenuti in considerazione per il futuro. Di seguito si illustrano le integrazioni proposte:
Efficienza nelluso della terra
11. Parole chiave
sviluppo, recupero, rigenerazione, protezione, disuso, abbandono, contaminati,
aree verdi, aree grigie, biodiversità, uso del suolo.