Informazione ed Educazione alla sostenibilità


L'educazione ambientale svolta negli ultimi decenni dentro e fuori la scuola si è avviata, in particolare nell'ultimo decennio, ad essere una educazione allo sviluppo sostenibile.

L'educazione, sia formale che informale, è indispensabile per la promozione dello sviluppo sostenibile e per modificare gli atteggiamenti delle persone, per diffondere valori, comportamenti e capacità coerenti con lo sviluppo sostenibile e per ottenere un'effettiva partecipazione dei cittadini nei processi decisionali.

Non si ritiene più sufficiente oggi conoscere meglio l'ambiente per comportarsi conseguentemente in modo più responsabile nei suoi confronti. Così come ancora non è sufficiente essere consapevoli se poi non si posseggono gli strumenti appropriati all'azione responsabile e ponderata e da ultimo, ma non ultimo, se non si è direttamente partecipi dei cambiamenti.

L'Educazione Ambientale, il suo patrimonio di esperienze e di elaborazioni, pur con i pericoli di residualità o confinamento a disciplina aggiunta, si colloca all'interno delle grandi trasformazioni culturali e scientifiche contemporanee, nell'orizzonte di una riforma ecologica del sapere verso un paradigma di complessità (di cui parla Edgar Morin in Una testa ben fatta) e di una ecologia dell'azione che sia costruzione di possibili in un quadro di vincoli e opportunità

Il Documento 'Agenda 21' approvato a Rio De Janeiro nel 1992 evidenzia il potenziale dell'educazione per la promozione dello sviluppo sostenibile nei capitoli 25 e 36 che parlano rispettivamente:

a) della necessità del coinvolgimento e della partecipazione attiva dei giovani ai processi decisionali locali e nazionali
b) della Promozione dell'istruzione (education), della consapevolezza pubblica e della formazione professionale (training) nell'ottica dello sviluppo sostenibile

CAPITOLO 25 DI AGENDA 21

BAMBINI E RAGAZZI NELLO SVILUPPO SOSTENIBILE

'I giovani costituiscono approssimativamente un terzo della popolazione mondiale e necessitano di una voce nel determinare il loro stesso futuro.
La loro partecipazione attiva alla protezione dell'ambiente e il loro coinvolgimento nelle scelte su ambiente e sviluppo è decisivo per il successo a lungo termine dell'Agenda 21.
I livelli di istruzione dovrebbero essere aumentati in modo che entro il 2000 più della metà dei giovani e delle giovani possano avere la possibilità di frequentare la scuola secondaria o una formazione professionale. Gli studenti dovrebbero ricevere una formazione scolastica sull'ambiente e lo sviluppo sostenibile.
I Governi dovrebbero consultare e far partecipare i giovani nelle decisioni che riguardano l'ambiente. I giovani dovrebbero anche essere rappresentati negli incontri internazionali, e partecipare alla formazione delle decisioni presso le Nazioni Unite.
I piani di sviluppo dovrebbero assicurare ai giovani un futuro sicuro includendo un ambiente salutare, migliorando gli standard di vita, di istruzione e di lavoro.
L'infanzia rappresenta circa la metà della popolazione in molti paesi in via di sviluppo. Sia nei paesi industrializzati che in via di sviluppo, l'infanzia è fortemente vulnerabile rispetto agli effetti provocati dal degrado ambientale.
I paesi dovrebbero combattere gli abusi perpetrati contro i giovani, soprattutto giovani donne e bambine, nell'ambito dei diritti umani e vigilare che l'infanzia sia in buona salute, nutritaadeguatamente, istruita e protetta dall'inquinamento e dalle sostanze tossiche. Le strategie di sviluppo dovrebbero riguardare il diritto dei giovani alle risorse naturali.'

CAPITOLO 36 DI AGENDA 21

PROMOZIONE DELL'EDUCAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE PUBBLICA E FORMAZIONE

'L'Educazione riveste una notevole importanza per la promozione di uno sviluppo sostenibile e per migliorare la capacità degli individui ad interessarsi dei problemi dell'ambiente e dello sviluppo.
L'educazione a livello scolastico ed extrascolastico è indispensabile per modificare gli atteggiamenti in modo che le persone siano in grado di valutare i problemi di uno sviluppo sostenibile e interessarsi di esso. Essa è essenziale per formare una coscienza informata nell'ecologia e nell'etica come anche nei valori, negli atteggiamenti e nelle competenze necessarie per uno sviluppo sostenibile anche al fine di promuovere una partecipazione affettiva della gente alle decisioni riguardanti l'ambiente. Per essere efficace, l'Educazione relativa all'ambiente e allo sviluppo deve tenere presente la dinamica dell'ambiente abiotico e biologico, l'ambiente naturale ed umano, gli aspetti socio-economici e spirituali, e sviluppare una base di integrazione delle discipline.'

Le elaborazioni teoriche e programmatiche più recenti, le Carte dei Principi e i meeting (Salonicco e Fiuggi '97, Genova e Codroipo 2000), tematizzano l'educazione ambientale come:

  • orientata allo sviluppo sostenibile e consapevole
  • una dimensione educativa permanente e globale (scientifica, etica, estetica, civica), che coinvolge l'istruzione scolastica, la sensibilizzazione dei cittadini, la formazione professionale, la ricerca
  • una educazione che sviluppa conoscenze, valori, azioni, ovvero una educazione che forma alla cittadinanza attiva e alla responsabilità
  • componente organica di tutte le politiche pubbliche
  • parte integrante delle iniziative delle Agende XXI locali

La scuola nella sua funzione di promozione di una cittadinanza attiva può partecipare al processo di Agenda 21 a due livelli:

  • come portatore di interesse della comunità che partecipa al forum di Agenda 21 locale
  • con l'attivazione di un Agenda 21 interna alla scuola

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