Gli
strumenti gestionali dallAgenda 21 locale allAzione
21 locale
di Alessandro Bratti
Assessore allAmbiente del comune
di Ferrara
A Johannesburg la sessione che ha impegnato le Autorità locali,
Local Action moves the World (LAzione locale muove
il Mondo, ndr) è stata unoccasione di confronto fra
le varie esperienze dei processi di Agenda 21. Nei paragrafi dal
147 al 149 del Plant of Implementation (Piano dAttuazione,
ribattezzato anche Piano dAzione, ndr) il ruolo delle Autorità
locali è riconosciuto definitivamente e quindi esce sicuramente
rafforzato rispetto alla Conferenza di Rio, ma in modo ancora insufficiente
rispetto alle grandi potenzialità che soprattutto le città
possono esprimere nellapplicazione della sostenibilità.
Secondo la Banca Mondiale nel 2030 oltre il 60% della popolazione
del pianeta vivrà nelle città, quindi diventa sempre
più importante estendere e accelerare le azioni concrete
che portino alla creazione di comunità sostenibili, alla
protezione delle risorse comuni come laria e lacqua,
al mantenimento della biodiversità e soprattutto contribuire
al conseguimento degli obiettivi del Millenium Development
Goals .
I documenti The Johannesburg Call (presentato dallAssociazione
dei governi locali sudafricani e dalla città di Johannesburg)
e Local Government Declaration richiamano in maniera
esplicita questo mandato che tutti i governi locali hanno sottoscritto.
Agenda 21, così come definita a Rio, rimane il punto di riferimento,
il quadro, lespressione dei principi allinterno dei
quali governi nazionali, autorità locali e portatori di interesse
si muovono. Inoltre assume, per i governi locali, una caratteristica
fondamentale che è quella di essere innanzitutto un processo
di governance, mirato a coinvolgere le rappresentanze
organizzate dei cittadini nei processi decisionali per lo sviluppo
del territorio.
Da Rio a oggi, inoltre, sono stati definiti molteplici strumenti
applicativi (le cosiddette cassette degli attrezzi)
che i governi locali possono utilizzare per rendere efficace ed
efficiente la loro azione politica.
Contabilità ambientale, Sistemi di Gestione Ambientale, Bilancio
sociale, Acquisti verdi, Partnership, Valutazioni Ambientali Strategiche,
Sistemi di indicatori sono alcuni, e forse i più collaudati,
strumenti gestionali. Questi percorsi operativi si sono sviluppati
indipendentemente dalle Agende 21 locali, anche se dimostrano tutti
un elevato grado di integrazione al processo.
La loro genesi è sicuramente differente così come
il loro grado di standardizzazione. Alcuni di questi strumenti risultano
però sufficientemente sviluppati a livello teorico e vantano
un buon grado di diffusione. È il caso dei Sistemi di Gestione
Ambientale (ISO 14000 ed EMAS) e dei Sistemi di indicatori (ESEPI,
Indicatori comuni UE ecc). Anche la Contabilità ambientale
inizia a essere oggetto di interesse, basti ricordare il progetto
italiano CLEAR-LIFE, che coinvolge 18 amministrazioni locali, ed
ECOBUDGET, progetto europeo LIFE dellICLEI.
La contabilità pubblica è ancora applicata in modo
sperimentale ed evidenzia la mancanza di una base teorica comune
alle esperienze sviluppate, a differenza di quanto accade nella
contabilità ambientale dimpresa.
Gli Acquisti verdi e il Bilancio sociale, pur trovando ancora scarsa
diffusione applicativa, dovrebbero essere sviluppati e promossi
in quanto possono rivelarsi preziosi soprattutto nelle fasi avanzate
di Agenda 21 (realizzazione e attuazione del Piano dAzione,
monitoraggio ecc.). Le Partnership e gli Accordi volontari sono
strumenti già integrati a tutte le fasi del processo di LA
21 a cominciare dallavvio, momento di particolare importanza
per le collaborazioni e gli accordi tra soggetti della Pubblica
Amministrazione. Ma diventano spesso basilari nella realizzazione
delle azioni del Piano dAzione nella totale varietà
di combinazioni (pubblico-pubblico, pubblico-privato, privato-privato).
Tutti questi percorsi hanno il vantaggio di essere applicabili come
tali, integrati fra loro e in stretta relazione con Agenda 21 locale.
In questultimo caso sono supporti operativi utili allimplementazione
del processo (in particolare Contabilità ambientale, Partnership
e Sistemi di Gestione Ambientale), allattuazione e al monitoraggio
del Piano dAzione.
I Sistemi di Gestione Ambientale possono precedere lavvio
dellAgenda 21 locale attestando limpegno ambientale
dellente di fronte al Forum, ma possono anche essere adottati
in un secondo momento, a volte su stimolo dello stesso Forum, come
strumenti di riorganizzazione strutturale dellente e del suo
territorio, in funzione della realizzazione delle azioni identificate
nel Piano dAzione. Se i due processi riescono a svilupparsi
contemporaneamente si possono avere anche delle utilissime sinergie
operative, come nel caso di contemporanea realizzazione dellanalisi
ambientale iniziale di EMAS e della relazione sullo stato dellambiente.
Un rischio che si potrebbe correre è di utilizzare alcuni
strumenti a fini prevalentemente comunicativi e di marketing ambientale,
perdendo parte consistente dei vantaggi che potenzialmente presentano.
Criticità comune al Bilancio sociale, a quello ambientale,
e agli Acquisti verdi è la mancanza di metodi di lavoro standardizzati
o di linee guida riconosciute con la conseguenza di riempire contenitori
apparentemente equivalenti con contenuti molto diversi.
Ogni strumento analizzato presenta poi dei punti di debolezza propri,
non accomunabili a quelli degli altri. Lapplicazione dei sistemi
di gestione ad esempio nella fase di controllo non sempre ha un
sistema di verifica soddisfacente rispetto agli impegni assunti.
Un limite delle Partnership, laddove praticate, consiste nella difficoltà
di appianare i contrasti tra i vari stakeholder che si sono manifestati
in precedenza allattivazione dei percorsi di Agenda 21, con
la conseguenza di limitare le reali possibilità di coinvolgimento
degli attori sociali e di utilizzare il Forum di Agenda 21 come
luogo di incontro e superamento delle tradizionali divisioni.
Non esiste però uno strumento o un percorso più
o meno importante di un altro per lapplicazione
della sostenibilità. Tutti hanno una validità rispetto
agli obiettivi che una comunità decide di perseguire nel
solco di quelli stabiliti a Rio e in gran parte riconfermati al
WSSD di Johannesburg. Ciò che sarebbe importante definire
è la qualità dei processi, cercando di individuare
alcuni possibili criteri di valutazione dei contenuti e dello sviluppo
dei processi stessi.
In questo contesto la formazione e la diffusione delle buone pratiche
sono capisaldi importanti che possono consentire di aumentare, da
un lato la consapevolezza, dallaltro la professionalità
degli operatori politici e tecnici.
Sicuramente in Europa questi nuovi strumenti trovano terreno fertile.
Per sviluppare il Sesto Programma quadro Margot Wallstrom annuncia
i tre cardini su cui si basano le politiche comunitarie: informazione,
integrazione e implementazione. In questo contesto diventa sempre
più importante sviluppare sistemi come la Contabilità
ambientale che racchiudono tutte e tre i principi enunciati.
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